TRATTAMENTI DI RIGENERAZIONE OSSEA A BRINDISI
L’impiego degli impianti dentali è diventato un trattamento ampiamente diffuso e prevedibile per il recupero delle edentulie. L’evoluzione continua dei materiali e delle forme degli impianti mira a ridurre i tempi e l’invasività, anche mediante la riduzione del numero di interventi chirurgici necessari per ogni singolo trattamento implantare.
Per ottenere un impianto osteointegrato di qualità, con un alto grado di predittibilità del risultato, è fondamentale che l’impianto sia sterile, biocompatibile e inserito utilizzando un protocollo chirurgico atraumatico, garantendo così una stabilità primaria.
È evidente che le condizioni anatomiche dei tessuti alveolari siano elementi chiave da considerare nell’affrontare un trattamento implantare, e l’utilizzo delle metodiche rigenerative della GBR rappresenta un passo fondamentale per raggiungere il risultato finale. La maggior parte delle volte, l’implantologia viene utilizzata per il trattamento di edentulie atrofiche e la tecnica della GBR consente di ripristinare l’anatomia dell’osso alveolare senza ricorrere a procedure ricostruttive più invasive.
Il principio fondamentale della rigenerazione ossea guidata (GBR) prevede il posizionamento di barriere meccaniche, definite membrane, al fine di proteggere i coaguli di sangue e isolare il difetto osseo dal tessuto connettivo circostante, creando così uno spazio favorevole alla formazione di nuovo tessuto osseo.
Attualmente sono disponibili diverse tipologie di membrane, ognuna con caratteristiche distintive, che possono essere classificate come segue:
- Membrane non riassorbibili: Queste membrane mantengono la loro integrità strutturale a lungo termine e non vengono riassorbite dal corpo. Sono solitamente realizzate in materiali sintetici. Queste membrane richiedono un intervento chirurgico aggiuntivo per la loro rimozione, una volta che la rigenerazione ossea è completa.
- Membrane riassorbibili: Queste membrane sono progettate per degradarsi e essere riassorbite naturalmente dal corpo nel corso del tempo. Sono spesso realizzate con materiali biocompatibili, come l’acido polilattico (PLA) o il collagene. Le membrane riassorbibili offrono il vantaggio di non richiedere un intervento chirurgico successivo per la rimozione, poiché si dissolvono gradualmente durante il processo di guarigione.